Sustainability Knowledge Centre

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EPISODIO 3

Quanto è sostenibile il mio portafoglio?

Argomenti dell’episodio

Sostenibile o non sostenibile?

Negli episodi precedenti abbiamo scoperto i vari approcci per investire in modo sostenibile. iLa necessità di avere anche un’analisi quantitativa e numerica può a sua volta aumentare il difficile compito di valutare il livello di sostenibilità di un portafoglio.

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Obiettivi e dichiarazione di sostenibilità

Prima di cominciare, è fondamentale definire quali obiettivi si vogliono raggiungere investendo in portafogli sostenibili:

  1. Uno di questi generalmente è la reputazione, ossia non finanziare settori o società che potrebbero pregiudicare la reputazione e, nel medio termine, le performance degli investimenti.
  2. Il portafoglio può essere filtrato in base al rispetto da parte delle aziende selezionate di standard internazionali o per livello di gravità delle controversie in cui le società in portafoglio potrebbero trovarsi coinvolte.

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Etichette di sostenibilità: ambientalismo di facciata?

Le etichette di sostenibilità sono create per offrire trasparenza agli investitori sulla qualità ESG delle strategie di investimento. Di fatto, i marchi di sostenibilità sono “una questione tutta europea”. Oltre ai marchi generalisti, gli investitori possono imbattersi in marchi di sostenibilità specializzati come il marchio verde o i marchi dedicati agli investimenti di impatto. Nel complesso, le etichettedi sostenibilità sono utili per aiutare gli investitori a identificare quelle strategie che integrano effettivamente gli aspetti ESG nel loro processo d’investimento e nella costruzione dei portafogli.

I marchi applicano criteri di idoneità rigorosi. Di conseguenza, prima di scegliere una particolare etichetta di sostenibilità, è importante che gli investitori ne esaminino i criteri di idoneità alla luce dei propri obiettivi di investimento extra-finanziari.

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Punteggio ESG: è pertinente?

Negli ultimi anni è emerso un nuovo ecosistema di operatori specializzati nella ricerca extra-finanziaria. Solitamente, i punteggi ESG sono calcolati con modelli di rating di sostenibilità settoriali specifici, che raggruppano un gran numero di criteri ambientali, sociali e di governo societario in un unico punteggio. Ogni società viene generalmente valutata sulla base di ogni singolo criterio ESG ritenuto pertinente per il settore di appartenenza. Le metodologie e l’accesso a dati rilevanti potrebbero presentare alcune debolezze. Tuttavia, il punteggio ESG può essere un buon punto di partenza per avere un primo elemento di valutazione sull’impegno alla sostenibilità di un’impresa. Il diavolo però si nasconde nei dettagli e il punteggio ESG non dovrebbe essere utilizzato ad occhi chiusi per valutare il livello di sostenibilità di un portafoglio. Nel quadro d’insieme devono rientrare anche la valutazione qualitativa e la prospettiva in termini di impatto.

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E l’impatto degli investimenti?

Oltre a rating e punteggi, è anche, se non soprattutto, importante l’impatto effettivo degli investimenti, negativo e/o positivo, in termini di sostenibilità. I sistemi di misurazione dell’impatto si concentrano solitamente sui risultati di sostenibilità effettivamente conseguiti dalle imprese, indipendentemente dalla valutazione dell’impegno ESG basata su politiche e programmi adottati.

L’informazione essenziale che consente agli investitori di decidere quale attività desiderano finanziare e quale impatto sulla sostenibilità potrebbero avere, è la natura stessa dell’attività imprenditoriale.

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